Roma. Paolo II (Pietro Barbo), 1464-1471

Ducato papale, AV 3,42 g. PAVLVS PP – SECVNDVS Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate, entro cornice quadrilobata. Rv. PE – TRVS PASCE – OVES MEA Il Redentore, a d., indica a S. Pietro delle pecorelle pascolanti. Muntoni 10. Berman 397. MIR 401. Friedberg –. Estremamente raro. Buon BB Ex asta NAC 104, 2017, 460. Finissima opera di Emiliano Orfini con il dettaglio delle pecorelle al pascolo, in riferimento a San Pietro quale pastore di anime. Questo esemplare, in realtà, fu battuto nella bottega di orefice dell’Orfini a Foligno, sua città natale, senza doversi trasferire a Roma per lavorare alla zecca pontificia della quale era stato nominato zecchiere nel 1461. Questo privilegio gli fu concesso da Pio II che tanto ne aveva apprezzato le qualità artistiche. L’Orfini non fu solo incisore, ma anche stampatore, infatti, sempre a Foligno, nel 1469, accolse il tipografo tedesco Numeister con il quale per primo in Italia pubblicò a stampa la Divina Commedia di Dante il giorno 11 Aprile 1472.